Bonus baby sitter, le novità nel decreto Ristori bis: vietato usarlo per nonni o parenti
Bonus baby sitter, 1.000 euro di contributo INPS per i genitori delle zone rosse: la novità è contenuta nel decreto Ristori bis, approvato il 7 novembre 2020. Tra le indicazioni contenute nell’ultima bozza in circolazione, vi è il divieto di utilizzarlo per pagare nonni e, in generale, parenti.
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Bonus baby sitter per le zone rosse: il decreto Ristori bis riconosce ulteriori 1.000 euro, con alcune importanti novità.
Il bonus baby sitter sarà riconosciuto nelle regioni rosse, nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondario di primo grado.
A differenza della prima edizione, viene però previsto il divieto di utilizzarlo per pagare i parenti. Una mossa volta ad evitare che il bonus baby sitter si trasformi nuovamente nel “bonus nonni e zii”.
Bonus baby sitter di 1.000 euro nel decreto Ristori bis
Sono i genitori residenti nelle zone rosse i destinatari del bonus baby sitter di 1.000 euro. Il decreto Ristori bis prevede la possibilità di usufruire dei voucher INPS per le prestazioni di baby sitting effettuate nel periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza.
Potranno richiedere il bonus INPS ambedue i genitori, alternativamente, nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa esser svolta in modalità agile.
Secondo quanto previsto dal decreto Ristori bis, non si potrà beneficiare del contributo INPS nel caso in cui uno dei due genitori sia già beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, sia disoccupato o non lavoratore.
Il bonus baby sitter è riconosciuto per i figli con disabilità grave, ai sensi dell’articolo 4 comma 1 della Legge 104, iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale soggetti a chiusura.
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Il bonus baby sitter non potrà essere usato per pagare nonni o parenti
Nell’ultima bozza in circolazione del decreto Ristori bis è contenuta una postilla importante. Il bonus baby sitter non potrà essere utilizzato per le prestazioni rese da familiari.
Si cerca di evitare che, anche questa volta, il bonus baby sitter si trasformi nel bonus nonni o zii, considerando quanto avvenuto in relazione ai primi 600 e poi 1.000 euro riconosciuti negli scorsi mesi.
Bonus baby sitter, domanda all’INPS
Non cambia la fase operativa del bonus baby sitter.
La domanda dovrà essere presentata all’INPS, secondo le modalità che verranno stabilite. L’utilizzo dei voucher riconosciuti passa ancora una volta dal Libretto famiglia.
Sia per la presentazione della domanda che per l’uso e la gestione dei voucher riconosciuti bisognerà essere in possesso del PIN INPS (ormai in fase di dismissione e non più richiedibile) o delle credenziali SPID.
La data di avvio delle richieste verrà resa nota dall’INPS, come di consueto, dopo la pubblicazione e l’entrata in vigore del testo del decreto Ristori bis.(fonte:informazionefiscale.it)
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