Ecobonus auto, prenotazioni al via fino al 31 dicembre 2020: ecco come funziona
Ecobonus auto, finestra temporale dal 1° agosto al 31 dicembre 2020 per le prenotazioni dell’incentivo: ecco come funziona, quali sono i veicoli agevolabili e l’importo dello sconto con o senza rottamazione. Dettagli e novità dal MISE.
Ecobonus auto, prenotazioni al via dal 1° agosto e fino al 31 dicembre 2020: parte la finestra temporale per accedere agli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni.
Per i veicoli di categoria M1 e L, anche euro 6 con emissioni di C02 pari a 61/110 g/km, prende il via l’ecobonus con le novità previste dal decreto Rilancio.
Ai fondi già stanziati per l’ecobonus, pari a 100 milioni per il 2020 e 200 milioni per il 2021, si aggiungono ulteriori 50 milioni di euro. L’incentivo per l’acquisto di auto e moto green rappresenta una delle novità per sostenere uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi da Covid-19.
Facciamo quindi il punto su come funziona l’ecobonus auto fino al 31 dicembre 2020 e quali sono i veicoli che accedono agli incentivi, fino ad un massimo di 10.000 euro.
Ecobonus auto, prenotazioni al via fino al 31 dicembre 2020: ecco come funziona
L’ecobonus finanzia l’acquisto di veicoli nuovi di fabbrica e a ridotte emissioni. L’incentivo potenziato dal decreto Rilancio è rivolto all’acquisto di auto e moto green, per le immatricolazioni fino al 31 dicembre 2020.
Lo sconto sul prezzo d’acquisto si applicherà non solo alle auto elettriche, ma anche ai veicoli Euro 6 alimentati a benzina, Diesel, GPL, e anche senza rottamazione. Agevolazioni che si applicheranno anche in caso di leasing, secondo importi variabili e calcolati sulla base della tipologia di veicolo.
Il comunicato stampa pubblicato dal MISE il 1° agosto 2020, data di avvio delle prenotazioni, fa il punto sulle novità previste con il nuovo ecobonus auto potenziato.
Quello del 1° agosto non è un click day, ma rappresenta la fase di avvio della prenotazione. La procedura è effettuata dalla concessionaria (rivenditore), che dovrà prenotare il contributo richiesto per ciascun veicolo e, entro 180 giorni, confermare l’operazione.
Ecobonus auto e moto, sconto fino a 10.000 euro con il contributo Rilancio
Il decreto Rilancio amplia l’elenco delle auto a basse emissioni per le quali si potrà accedere all’incentivo statale. L’importo massimo è pari a 8.000 euro per l’acquisto con rottamazione e 5.000 euro senza rottamazione. All’ecobonus “plus” si dovrà aggiungere lo sconto fino a 2.000 euro concesso dal venditore.
Alle tipologie M1 già previste si aggiunge la fascia di veicoli con emissioni di C02 61/110 g/km appartenente alla classe ambientale Euro 6, con prezzo di listino non superiore ai 40 mila euro.
Novità anche per l’acquisto di veicoli di categoria L (ciclomotori, motocicli e veicoli analoghi. L’ecobonus spetterà anche senza rottamazione, con sconto pari al 30%, fino a massimo 3.000 euro. Sarà invece del 40%, fino a massimo 4.000 euro, in caso di rottamazione.
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Ecobonus auto 2020, come funziona: sconti con o senza rottamazione
Il sito informativo del MISE sull’ecobonus aiuta a fare il quadro degli sconti e degli incentivi richiedibili per i veicoli M1.
Veicoli di categoria M1 | Con rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4 | Senza rottamazione |
---|---|---|
Emissioni <= 20 g/km | € 6.000,00 | € 4.000,00 |
Emissioni > 20 g/km e <= 60 g/km | € 2.500,00 | € 1.500,00 |
Dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020, per effetto delle novità previste dal decreto Rilancio, se il venditore applica uno sconto pari ad almeno 2.000 euro per gli acquisti con rottamazione e 1.000 euro per gli acquisti senza rottamazione è possibile richiedere i seguenti contributi, che si aggiungono a quelli “ordinari”:
Veicoli di categoria M1 | Con rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4 e immatricolato da almeno 10 anni | Senza rottamazione |
---|---|---|
Emissioni <= 20 g/km | € 2.000,00 | € 1.000,00 |
Emissioni > 20 g/km e <= 60 g/km | € 2.000,00 | € 1.000,00 |
Emissioni > 60 g/km e <= 110 g/km | € 1.500,00 | € 750,00 |
Per l’accesso all’ecobonus auto con rottamazione, il veicolo da rottamare deve essere intestato da almeno 12 mesi al soggetto intestatario del nuovo veicolo ovvero a familiari conviventi. Ad esempio quindi, l’agevolazione spetterà con rottamazione del veicolo del padre, per l’acquisto di un’auto a ridotte emissioni da parte del figlio convivente.
Dovrà inoltre essere omologato alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4.
Per accedere al contributo introdotto dal decreto Rilancio dal 1° agosto e fino al 31 dicembre 2020 – concesso se anche il rivenditore applica uno sconto pari almeno a 2.000 euro – il veicolo rottamato deve essere anche immatricolato da almeno 10 anni.
Tra i requisiti da considerare vi è inoltre il prezzo di listino dell’auto, che dovrà essere inferiore a:
- 50 mila euro (al netto dell’IVA) per i veicoli con emissioni da 0 a 60 g/Km di CO2;
- 40.000 euro (al netto dell’IVA) per i veicoli con emissioni comprese tra 61 e 110 g/km omologati in una classe non inferiore ad Euro 6.
Ecobonus per moto e veicoli categoria L: gli sconti con o senza rottamazione
Veicoli di categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e | Importo ecobonus |
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Con rottamazione di un veicolo della categoria L omologato alle classi Euro 0, 1, 2 o 3 ovvero oggetto di ritargatura ai sensi del Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 2 febbraio 2011 n.76, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 2 aprile 2011 (nel caso di locazione finanziaria da almeno 12 mesi) | 40% del prezzo d’acquisto fino a massimo € 4.000 (IVA esclusa) |
Senza rottamazione | 30% del prezzo d’acquisto fino a massimo € 3.000 (IVA esclusa) |
Per l’accesso all’ecobonus con rottamazione, è necessario che il veicolo categoria L da rottamare sia:
- intestato da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo o ad uno dei familiari conviventi;
- omologato alle classi Euro 0,1,2 o 3 ovvero oggetto di ritargatura ai sensi del Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 2 febbraio 2011 n.76, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 2 aprile 2011.(fonte:informazionefiscale.it)