Domanda bonus 600 euro respinta, le istruzioni INPS per richiedere il riesame

Domanda bonus 600 euro respinta, le istruzioni INPS da seguire nel messaggio numero 2263 del 1° giugno 2020. In quali casi e con quali modalità è possibile chiedere il riesame? Si hanno 20 giorni a disposizione. Dettagli anche su come procedere per la rinuncia al beneficio.

Domanda bonus 600 euro respinta, come richiedere il riesame? Nel messaggio INPS numero 2263 del 1° giugno 2020 tutte le istruzioni per verificare quando è possibile, entro quale scadenza e con quali modalità.

Con il documento, l’Istituto comunica che la prima fase di gestione delle richieste di accesso all’indennità Covid 19, presentate secondo le indicazioni fornite con la circolare numero 49 del 2020, è stata completata.

Allo stesso tempo, infatti, sono state pubblicate le motivazioni delle istanze respinte per non avere superato i controlli relativi all’accertamento dei requisiti previsti dalle relative disposizioni.

Chi ha ricevuto un messaggio con la notizia che la domanda di accesso al bonus 600 euro per il mese di marzo 2020 è stata respinta può procedere seguendo le indicazioni fornite dall’INPS

In ogni caso cittadini e patronati possono accedere al portale e verificare gli esiti di tutte le domande e, per quelli negativi, le relative motivazioni, nella sezione del sito INPS denominata Servizio “Indennità 600 euro”.

Domanda bonus 600 euro respinta, le motivazioni indicate da INPS

Nel messaggio numero 2263 del 1° giugno 2020, l’INPS riepiloga le principali motivazioni per cui una domanda di accesso al bonus 600 euro può essere stata respinta:

  • titolarità di un trattamento pensionistico diretto al mese di marzo 2020;
  • percezione del Reddito/Pensione di Cittadinanza nel mese di marzo 2020;
  • titolarità di un rapporto di lavoro dipendente, ove non consentito;
  • assenza dell’iscrizione alle gestioni Autonome, ove richiesta (art. 28);
  • assenza dei requisiti contributivi e reddituali previsti per i lavoratori dello spettacolo (art. 38);
  • assenza del requisito della qualifica di stagionale e/o dell’appartenenza ai settori del turismo e degli stabilimenti termali (art. 29);
  • assenza del requisito di cessazione involontaria per lavoratore stagionale del turismo e degli stabilimenti termali (art. 29);
  • assenza del requisito delle 50 giornate di attività di lavoro nell’anno 2019 per gli operari agricoli a tempo determinato (art. 30).

La comunicazione specifica: “Per alcune delle istanze per le quali sono presenti dati previdenziali alimentati sia dalle gestioni INPS che da Enti esterni (come, ad esempio, le Casse previdenziali private) è possibile che, al momento del controllo, il dato rilevato non sia consolidato, in ragione di attività amministrative o aggiornamenti dati ancora in corso”.

In questi casi, l’esito della domanda per il bonus 600 euro è provvisorio: tramite un preavviso di reiezione” il cittadino viene informato che la sua domanda non è accoglibile, ma può comunque inviare all’INPS elementi che possano determinare un supplemento di istruttoria per l’eventuale accoglimento della domanda.

Domanda bonus 600 euro respinta, istruzioni INPS per richiedere il riesame

Il lavoratore e il patronato hanno la possibilità di presentare una istanza di riesame per la domanda di bonus 600 euro respinta e indurre l’INPS a verificare i risultati che derivano dai controlli automatici ed il rispetto dei requisiti.

Ci sono 20 giorni a partire dal 1° giugno, ovvero dalla conoscenza della reiezione se successiva, per produrre la documentazione necessaria a dimostrare il diritto a ricevere l’indennità e trasmetterla secondo le modalità indicate da INPS nel messaggio numero 2263 del 2020:

  • attraverso il link “Esiti”, nella stessa sezione del sito INPS in cui è stata presentata la domanda “Indennità 600 euro”, grazie ad apposita funzionalità, che provvede ad esporre i motivi di reiezione e consente di allegare i documenti richiesti per il riesame;
  • casella di posta istituzionale dedicata, denominata: riesamebonus600.nomesede@inps.it, istituita per ogni Struttura territoriale INPS.

Trascorsi i 20 giorni, se non è stato presentato alcun documento, la domanda è definitivamente respinta.

Regole specifiche sono previste per i lavoratori agricoli. Nel caso di mancato accoglimento della domanda per il bonus 600 euro è stato inviato un preavviso di reiezione per consentire all’interessato di segnalare le informazioni per il riesame dell’istanza.

Nel testo si legge: “In particolare, considerato che il mancato raggiungimento del requisito potrebbe essere stato determinato dal 

mancato invio nei termini legali di scadenza delle 

denunce di manodopera relative all’anno 2019 da parte del datore di lavoro, è stato consentito al potenziale beneficiario di segnalare, tra l’altro, l’avvenuto invio nel mese di aprile da parte del datore di lavoro di denunce di manodopera tardive (denunce relative all’anno 2019 inviate dopo la pubblicazione degli elenchi 2019) contenenti giornate di lavoro a lui riferite.Al riguardo, considerato che l’invio delle denunce di manodopera con i 

flussi DMAG è consentito soltanto in determinati periodi temporali, ai fini del supplemento di istruttoria discendente dal preavviso di reiezione, sono prese in considerazione le 

denunce inviate nel mese di aprile, primo periodo utile stabilito dal legislatore per l’invio dei flussi, successivo a quello di invio del quarto trimestre 2019 (gennaio 2020)”.

In ogni caso, il messaggio specifica che la possibilità di allegare la documentazione aggiuntiva è prevista solo in caso di preavvisi di reiezione.

Ma richiamando il principio di autotutela, il documento sottolinea che è possibile intervenire anche in caso di domanda per il bonus 600 euro respinta senza supplemento d’istruttoria inviando un’apposita documentazione alla casella istituzionale sempre entro la scadenza dei 20 giorni.

Rinuncia al bonus 600 euro richiesto a marzo, le istruzioni INPS

Il messaggio INPS numero 2263 del 1° giugno 2020, inoltre, illustra altre due strumenti accessibili sempre tramite la funzione Esiti” presente sul portale INPS nel servizio “Indennità 600 euro”:

  • cambiare l’IBAN, seguendo le istruzioni fornite con la notizia del 26 aprile 2020;
  • rinunciare al pagamento del bonus 600 euro, con l’annullamento della relativa domanda.

Le azioni possono essere effettuate solo dal titolare del PIN che ha presentato domanda per il bonus 600 euro del mese di marzo, vale a dire che se l’interessato ha presentato la richiesta di accesso al beneficio tramite un patronato per eventuali variazioni, non potrà agire in autonomia.

Chi intende procedere con la rinuncia al bonus 600 euro che ha già ricevuto deve restituire la somma, dando disposizioni al gestore del suo conto di eseguire lo storno del bonifico verso la Banca d’Italia (Banca emittente il bonifico) sull’IBAN IT42E010000323500000000INPS con la necessaria specificazione del CRO dell’originario bonifico comunicandolo alla struttura territoriale competente.

Tutti i dettagli nel testo integrale del messaggio numero 2263 del 1° giugno 2020.(fonte:informazionefiscale.it)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *