Decreto aprile, le proposte INT per la nuova manovra economica anti Covid-19
Decreto aprile, con il comunicato stampa del 15 aprile 2020 l’INT sintetizza le sue proposte in vista della nuova manovra economica anti Covid-19. Tra i suggerimenti al Governo: contributi a sostegno del reddito di professionisti, artigiani e commercianti, sospensione generalizzata delle scadenze fiscali, modifica dell’utilizzo dei crediti in compensazione ed altre misure.
Decreto aprile, con il comunicato stampa del 15 aprile 2020 l’INT rende note le proprie proposte per la manovra economica anti coronavirus del mese di aprile.
Tra i suggerimenti per l’esecutivo ci sono contributi a sostegno del reddito dei professionisti, una sospensione generalizzata di adempimenti e pagamenti fiscali, la modifica dell’utilizzo dei crediti in compensazione ed altre misure.
Già il giorno precedente il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi Riccardo Alemanno aveva mostrato il suo apprezzamento per la proposta di riduzione dell’aliquota IVA sulle mascherine chirurgiche, al momento stabilita al 22%.
Per Alemanno tutte le proposte sono essenziali per tenere in piedi i servizi delle città, compresi quelli degli artigiani, del mondo delle professioni e delle attività commerciali.
Decreto aprile, le proposte per la nuova manovra economica anti Covid-19: il comunicato INT
Con il decreto aprile in vista, l’Istituto Nazionale Tributaristi vuole dar voce alle proprie proposte per la prossima misura anti coronavirus del Governo.
I suggerimenti INT sono raccolti nel comunicato stampa del 15 aprile 2020, che fa il punto sulle linee di intervento necessarie per sostenere i servizi delle città svolti da artigiani, professionisti e commercianti.
Il comunicato si apre con una domanda retorica del presidente dell’INT Riccardo Alemanno: “Se non si procederà con coraggio e determinazione nei prossimi decreti economici, abbandonando le pastoie burocratiche e derogando alle regole attuali soprattutto per micro imprese e professionisti, si prospetta un futuro estremamente incerto. La domanda da porsi è: vogliamo che alla ripartenza nelle nostre città ci siano ancora i servizi, compresi quelli artigianali e professionali, e la vendita dei beni da parte delle attività commerciali?”.
Il presidente evidenzia poi che per sostenere i servizi svolti dalle categorie imprenditoriali sono necessarie manovre che garantiscano liquidità: “Se la risposta è affermativa come ovviamente mi auguro, […] bisogna che il prossimo decreto economico di aprile sia coraggioso in termini di liquidità non solo a debito ma anche a fondo perduto e sospensione degli adempimenti derogando alle norme ordinarie in modo ampio, fermo restando che i tempi della riapertura tra necessità economiche e sanitarie dovranno essere molto ben ponderati.”
Decreto aprile, la sintesi delle proposte INT per la nuova manovra economica anti Covid-19
Con il decreto di aprile, la terza manovra economica dell’esecutivo dopo il decreto Cura Italia e il decreto Liquidità che dovrebbe essere approvata entro la fine del mese, l’Istituto Nazionale Tributaristi formula le proprie proposte da inviare al Governo.
La sintesi è il frutto del lavoro congiunto del Consiglio nazionale, della Commissione fiscalità, coordinata dal Consigliere Giuseppe Zambon, e del Coordinamento Giovani Tributaristi, guidato da Alessandro Della Marra.
La prima parte di proposte consiste nell’elenco seguente:
- un contributo di 800 euro a sostegno del reddito ai lavoratori autonomi e professionisti iscritti nelle gestioni INPS, da erogare automaticamente ai soggetti che abbiano presentato o presenteranno richiesta per i 600 euro previsti dal decreto Cura Italia;
- una sospensione generalizzata di tutti gli adempimenti ed i pagamenti fiscali, amministrativi e previdenziali verso la pubblica amministrazione, enti locali e territoriali nonché società partecipate. Viene suggerita una sospensione modulata per non avere un ingorgo di scadenze in un unico mese: per le scadenze di febbraio e marzo, sospensione al 30 giugno; per le scadenze di aprile, sospensione al 31 luglio; per le scadenze di maggio, sospensione al 30 settembre; per le scadenze di giugno, sospensione al 31 ottobre;
- svincolare le compensazioni dei crediti dalla presentazione preventiva delle dichiarazioni e dal visto di conformità, sostituendolo con una comunicazione telematica da inviare in precedenza, per evitare a monte gli abusi;
- rinviare a novembre le scadenze degli acconti dei mesi di giugno e luglio;
- rinviare al 31 dicembre il termine dell’imposta di bollo sulle fatture con importi inferiori a 1.000 euro;
- prevedere una nuova scritturazione del Codice della crisi, di cui si apprezza il rinvio al 2021;
- realizzare interventi sui contratti di locazione ad uso commerciale senza identificazioni catastali specifiche, rinnovando il credito d’imposta per i mesi di aprile e maggio e prevedendo una deroga alla tassazione per competenza in capo al proprietario per l’anno 2020;
- erogare un primo contributo a fondo perduto di 2.000 euro non tassabili per giovani imprenditori e professionisti, under 35, che abbiano iniziato l’attività nel corso dell’anno 2019 o del 2020, ma prima dell’8 marzo. Il contributo deve essere cumulabile con erogazione di altri interventi a sostegno del reddito.
Decreto aprile, il comunicato INT per l’apprezzamento della proposta di riduzione dell’aliquota IVA delle mascherine chirurgiche
Oltre alle proposte relative al decreto di aprile, il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi mostra pieno sostegno alla proposta di riduzione dell’aliquota IVA sulle mascherine chirurgiche, attualmente al 22%.
Questa volta a renderlo noto è il comunicato stampa diffuso il 14 aprile 2020 che esprime un appoggio incondizionato alla proposta formalizzata dall’Onorevole Federico Fornaro.
La motivazione dell’INT è legata al fatto che tali mascherine sono, di fatto e per necessità, diventate beni di uso quotidiano delle famiglie.
Il presidente Alemanno dichiara che in un periodo come quello dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus è necessario derogare alle norme ordinarie: “Mi auguro che trattandosi di IVA, ovvero un tributo armonizzato, non sorgano problemi. In emergenza si deve derogare non solo alle norme interne ma anche a quelle di carattere comunitario.”(fonte:informazionefiscale.it)