Pensioni ultime novità: tra qualche anno il sistema previdenziale non sarà più sostenibile
Tra qualche anno il sistema previdenziale potrebbe non essere più sostenibile per l’INPS: ecco perché.
Tra circa 20 anni il sistema previdenziale potrebbe non essere più sostenibile da parte dell’INPS e questo creerebbe non pochi problemi a coloro che decideranno di andare in pensione in futuro.
Dalle proiezioni INPS per i prossimi anni, infatti è emerso che queste non sono affatto rassicuranti per ciò che concerne il fronte pensioni.
Nonostante gli sforzi del Governo per l’inserimento di quota 100 nel nostro ordinamento sembra proprio che in futuro il sistema previdenziale non potrà più essere sostenibile per le casse dello Stato.
Pensioni: nel 2039 la spesa pensionistica potrebbe non essere più sostenibile
Da uno studio pubblicato in questi giorni dal Sole 24 Ore, a partire dal 2039 la spesa pensionistica potrebbe diventare insostenibile.
Questo perché già ad oggi la spesa pensionistica ammonta circa a 143 miliardi di euro, ma tra circa 20 anni la situazione potrebbe peggiorare.
Infatti, le pensioni in pagamento nel 2039 potrebbero essere – secondo le stime effettuate dall’Inps stesso – circa 9 milioni e 300 mila, per un incremento del 7%.
La spesa pensionistica potrebbe arrivare a toccare i 297 miliardi di euro.
Va specificato che le previsioni non tengono conto di quota 100 che consentirà a numerosi lavoratori di andare in pensione anticipatamente.
Il Governo dovrà dunque trovare in fretta una soluzione per evitare che le pensioni diventino insostenibili per il bilancio dello Stato.
Pensioni: le cause dell’insostenibilità della spesa pensionistica
L’aumento della spesa pensionistica dipende da diversi fattori: primo tra tutti il ritiro da parte dei contribuenti dal mercato del lavoro.
Una delle altre cause è quota 100 farà aumentare il numero dei pensionati già da quest’anno.
Secondo le stime, infatti, fra venti anni ci saranno 5 milioni di pensionati in più, mentre coloro che lavoreranno – quindi la fascia compresa tra i 15 e i 64 anni – diminuiranno di circa 5 milioni di unità.
Questa crisi è dovuta in parte alle ultime riforme pensionistiche, ma soprattutto la crisi macroeconomica che ha portato ad una minore produttività.
L’Unione Europea nell’ultimo periodo ha più volte chiesto agli Stati membri ed in particolare all’Italia, di cercare di abbassare gli importi relativi alla spesa pensionistica al fine di rallentarne l’aumento.(fonte:informazionefisccale.it)