Detrazioni figli a carico 2019: importo, novità e calcolo
Detrazioni per i figli a carico: a chi spettano e come richiederle? Ecco importo, novità e calcolo del bonus riconosciuto in busta paga o con la presentazione del 730/2019.
Chi ha diritto alle detrazioni per i figli a carico nel 2019? Le famiglie, nel rispetto di determinati limiti di reddito, hanno diritto ad un bonus mensile in busta paga oppure dopo aver presentato il modello 730/2019.
Le detrazioni per i figli sono una delle voci più importanti delle agevolazioni fiscali riconosciute alle famiglie italiane e spettano ad oltre 12 milioni di contribuenti. Proprio per via dell’importante quota di gettito Irpef assorbito, è questa una delle agevolazioni che potrebbe essere sacrificata e trasformata in vista dell’avvio della flat tax e dell’annunciato riordino delle tax expenditures.
Di seguito approfondiremo quelle che sono le ultime novità, ma partiamo definendo le regole generali e le modalità di richiesta delle detrazioni per i figli nel 2019.
Le detrazioni per i figli a carico, che danno diritto ad un bonus di importo medio pari a 1.000 euro, possono essere richieste dal contribuente in sede di presentazione del modello 730/2019 qualora (per l’anno 2018) non siano state erogate in busta paga.
Normalmente, i lavoratori dipendenti fruiscono mensilmente della detrazione per i figli ma è soltanto in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi che è effettuato il calcolo e la verifica dei limiti di reddito per fruirne.
Proprio in merito al limite di reddito per i figli a carico, è necessario partire da una premessa.
A partire dal 1° gennaio, per i figli fino a 24 anni, il limite di reddito per essere considerati a carico sale a 4.000 euro.
Tuttavia, per quel che riguarda il riconoscimento della detrazione con il modello 730/2019, sarà necessario considerare ancora il limite di 2.840,51 euro (in quanto si fa riferimento ai redditi percepiti nel 2018).
Si tratta di un chiarimento importantissimo, soprattutto per le sempre numerose famiglie che si trovano a dover restituire, in sede di conguaglio Irpef, l’importo delle detrazioni riconosciute mensilmente dal datore di lavoro proprio per via del superamento del limite di reddito percepito dai figli.
Questo perché l’importo della detrazione in busta paga per i figli minorenni e maggiorenni è riconosciuto nel rispetto di determinati requisiti e regole sul calcolo.
Per richiedere le detrazioni figli a carico 2019 sarà necessario compilare il modulo e consegnarlo al proprio datore di lavoro. È importante prestare attenzione al limite dei redditi percepiti dai figli per evitare il successivo recupero del bonus con la dichiarazione dei redditi, ed è proprio per via dell’incertezza che caratterizza il diritto alla detrazione, in molti preferiscono aspettare la dichiarazione dei redditi per poterne beneficiare.
Di seguito tutte le istruzioni sulle detrazioni per i figli a carico riconosciute nel 2019 a lavoratori dipendenti e pensionati.
Detrazioni figli a carico 2019: requisiti, limiti di reddito e novità
Il riferimento normativo in merito alle detrazioni per i figli a carico è l’articolo 12, comma 2 del TUIR.
Sono considerati a carico del contribuente i figli maggiorenni o minorenni con reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro all’anno, limite che riguarda in linea generale tutti i familiari a carico. Per i figli di età non superiore a 24 anni tale limite è innalzato a 4.000 euro a partire dal 2019 (dichiarazione dei redditi 2020).
In sede di presentazione del modello 730 o Redditi PF 2019, il limite di reddito da considerare è quello di 2.840 euro, in quanto si prendono a riferimento le somme corrisposte nell’anno d’imposta 2018.
Nel rispetto dei requisiti di reddito, i genitori hanno diritto a beneficiare di una detrazione Irpef che consente di ridurre le imposte da pagare mensilmente. Le detrazioni vengono quindi riconosciute dal datore di lavoro o dall’INPS con lo stipendio mensile, salvo poi esser sottoposte alla “prova dei requisiti” con la presentazione della dichiarazione dei redditi modello 730.
Ritornando sui requisiti previsti per aver diritto al bonus, non sono previsti limiti di età per i figli e la detrazione è riconosciuta anche per i maggiorenni. Inoltre non sono previsti vincoli per quanto riguarda l’obbligo di convivenza con i genitori.
Detrazioni figli a carico 2019: importo, calcolo e istruzioni
Possono beneficiare delle detrazioni per figli a carico tutti i contribuenti, italiani e stranieri, non soltanto per i figli naturali ma anche per quelli adottivi o affidati sia che siano minorenni che maggiorenni.
L’importo base della detrazione per ciascun figlio a carico è pari a 950,00 euroma al calcolo dell’importo concorrono diversi elementi, relativi alla specifica situazione del dichiarante e del nucleo familiare, con regole di maggior vantaggio per le famiglie numerose.
Ecco come fare il calcolo delle detrazioni figli a carico 2019:
- 950 euro per i figli con più di tre anni;
- 1.220,00 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni;
- 1.350,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni;
- 1.620,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni.
Nel caso in cui i figli a carico siano più di tre, cioè nel caso di famiglie numerose, le stesse detrazioni sono aumentate di 200,00 euro per ciascun figlio e pertanto risultano pari a:
- 1.150,00 euro per ciascun figlio di età superiore a tre anni;
- 1.420,00 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni;
- 1.550,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni;
- 1.820,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni
Per il calcolo della detrazione per figli a carico bisogna tuttavia considerare come aspetto fondamentale il reddito complessivo del dichiarante.
Calcolo detrazione figli a carico 2019
Il calcolo della detrazione riconosciuta per i figli a carico è effettuato in base alle seguenti variabili:
- età del figlio fiscalmente a carico;
- situazione soggettiva del nucleo familiare;
- reddito annuo dichiarato dal nucleo familiare;
- numero di figli a carico.
Ecco la tabella dell’Agenzia delle Entrate per il calcolo delle detrazioni per i figli a carico:
N. FIGLI | ETÀ FIGLI | IMPORTO DETRAZIONE PER CIASCUN FIGLIO |
---|---|---|
1 | età inferiore a 3 anni | 1220 x (95.000 – reddito complessivo) / 95.000 |
1 | età non inferiore a 3 anni | 950 x (95.000 – reddito complessivo) / 95.000 |
2 | età inferiore a 3 anni | 1220 x (110.000 – reddito complessivo) /110.000 |
2 | età non inferiore a 3 anni | 950 x (110.000 – reddito complessivo) / 110.000 |
3 | età inferiore a 3 anni | 1220 x (125.000 – reddito complessivo) / 125.000 |
3 | età non inferiore a 3 anni | 950 x (125.000 – reddito complessivo) / 125.000 |
4 | età inferiore a 3 anni | 1.420 x (140.000 – reddito complessivo) / 140.000 |
4 | età non inferiore a 3 anni | 1.150 x (140.000 – reddito complessivo) / 140.000 |
5 | età inferiore a 3 anni | 1.420 x (155.000 – reddito complessivo) / 155.000 |
5 | età non inferiore a 3 anni | 1.150 x (155.000 – reddito complessivo) / 155.000 |
oltre 5 | L’importo sopraindicato di 155.000 euro è aumentato per tutti di 15.000 euro per ogni figlio successivo al 5°. Restano invariate le detrazioni (1.420 o 1.150 a seconda dell’età) |
La disciplina delle detrazioni per familiari a carico e quelle per i figli prevede particolari regole e importi, come le agevolazioni previste per portatori di handicap ai sensi della legge 104/92 o famiglie con più di 3 figli.
Per le famiglie numerose è prevista un’ulteriore detrazione di 1.200 euro.
L’importo della detrazione figli a carico dovrà essere calcolata sulla base della seguente formula:
- 95000 euro – reddito complessivo (al netto della deduzione per l’abitazione principale e relative pertinenze e aumentato dei redditi dei fabbricati assoggettati alla cedolare secca) / 95000
Nel caso in cui nel nucleo familiare sia presente più di un figlio il reddito di 95.000 euro va aumentato di 15.000 euro per ciascun figlio successivo al primo. In sostanza il calcolo delle detrazioni dovrà essere effettuato partendo dalla base di 110.000 euro nel caso di due figli a carico, 125.000 per tre figli e via discorrendo.
Le famiglie numerose, ovvero con più di 3 figli e che hanno diritto alle detrazioni figli a carico, sono beneficiarie di un’ulteriore detrazione complessiva pari a 1.200 euro (detrazione famiglie numerose).
Ribadiamo in ogni caso che per essere considerato familiare fiscalmente a carico del dichiarante i figli non dovranno superare il tetto di reddito annuo stabilito dal Tuir di 2.840,51 euro, importo che sale a 4.000 euro per i figli fino a 24 anni.
Detrazioni figli a carico: ripartizione tra i coniugi
Le detrazioni fiscali figli a carico vengono di norma ripartite nella misura del 50% da parte dei coniugi. Sono molte tuttavia le variabili possibili, ad esempio in caso di divorzio, separazione o accordo tra i coniugi.
La detrazione dovrà essere così ripartita nelle seguenti situazioni:
- Genitori non separati: detrazione ripartita al 50% tra i due genitori, salvo accordi a favore del genitore con un reddito maggiore. In questo caso la detrazione è al 100% a carico del genitore con reddito più alto;
- Genitori separati o divorziati: la ripartizione della detrazione varia a seconda dell’affidamento dei figli: se affidati ad un solo genitore spetterà al 100% al genitore affidatario, in caso contrario al 50% ai due genitori, salvo accordi a favore del genitore con reddito più alto. Nel caso particolare di genitore incapiente, quest’ultimo può devolvere la propria detrazione all’altro;
- Genitori non coniugati: se sono previsti provvedimenti di affido valgono le medesime indicazioni fornite per i genitori separati, in caso, invece, non esistano tali provvedimenti ci si comporta come nell’ipotesi di genitori coniugati;
- Coniuge mancante (o che non ha effettuato il riconoscimento del figlio): per il primo figlio si applica la detrazione prevista per coniuge a carico, se più conveniente (dal 2013 non è più conveniente la detrazione prevista per coniuge a carico). In caso di più figli le detrazioni vanno calcolate computando quelle di tutti i figli compresa quella del primo.
Detrazioni per i figli a carico a rischio? Le possibili novità in vista della riforma Irpef
Il tema delle agevolazioni fiscali Irpef si lega a doppio filo con l’annunciata riforma che dovrebbe dare il via alla flat tax a partire dal 2020, e la possibilità che si intervenga anche sulle detrazioni per i figli a carico non è certo da escludersi.
Soltanto nel 2018 sono stati 12,3 miliardi i contribuenti che, secondo le statistiche del MEF, hanno beneficiato delle detrazioni Irpef per i figli, per un importo medio pari a 1.000 euro per contribuente.
Una somma non trascurabile, che riguarda una delle agevolazioni Irpef più importanti. Tuttavia avanza la possibilità che per i lavoratori dipendenti e per i pensionati che beneficeranno della flat tax, la detrazione per i figli a carico venga assorbita dalla nuova deduzione che, tra i criteri di calcolo, conterrà per l’appunto anche il numero di componenti del nucleo familiare.
Sarà tuttavia importante capire quali requisiti di reddito verranno considerati per l’applicazione della flat tax e delle agevolazioni che verranno mantenute. Se ad oggi il calcolo premia le famiglie con redditi bassi, è stato più volte dimostrato come la flat tax produca un effetto contrario.
Sono questi gli elementi da tener d’occhio in autunno, quando prenderà il via il piano di riforma fiscale che vedrà come protagonisti non solo l’Irpef, ma anche la giungla di agevolazioni e detrazioni fiscali.
Il rischio è che il taglio (necessario per reperire le risorse utili ad avviare la flat tax) danneggi il ceto medio-basso, la “famiglia-tipo” italiana che il Governo vorrebbe invece tutelare. (fonte:informazionefiscale.it)