Flat tax anche per i pensionati al Sud provenienti dall’estero: regole e requisiti
Flat tax anche per i pensionati che arrivano o tornano al Sud dall’estero. L’Agenzia delle Entrate indica le regole da seguire e stabilisce i requisiti per applicare il nuovo regime introdotto dalla Legge di Bilancio 2019 con il provvedimento numero 167878 del 2019.
Col 2019 è entrata in vigore una forma di flat tax anche per i pensionati che arrivano o tornano al Sud dall’estero. Si tratta di una novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2019: alcuni comuni del Sud diventano dei piccoli paradisi fiscali.
Il comma 273 dell’articolo 1 ha dato vita all’articolo 24 ter del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, che determina la possibilità per i titolari di reddito da pensione di fonte estera che trasferiscono la residenza in Italia, nei comuni meno popolati del meridione, di optare per l’assoggettamento dei redditi di qualunque categoria, percepiti da fonte estera o all’estero ad un’imposta sostitutiva con aliquota del 7%. Il regime opzionale è valido per 5 anni.
Le regole da seguire e i requisiti da rispettare per applicare l’imposta sostitutiva del 7% ai redditi di fonte estera nel provvedimento numero 167878 dell’Agenzia delle Entrate pubblicato il 31 maggio 2019. Nel testo oltre alle modalità di esercizio e revoca dell’opzione, anche la cessazione degli effetti, le modalità di versamento dell’imposta sostitutiva e le istruzioni per individuare i Comuni aventi le caratteristiche previste dalla norma.
Le destinazioni che i pensionati possono scegliere devono avere una popolazione non superiore a 20.000 abitanti e devono trovarsi in una delle regioni indicate:
- Sicilia;
- Calabria;
- Sardegna;
- Basilicata;
- Abruzzo;
- Molise;
- Puglia.
Da Pantelleria a Palau, la scelta tra le bellezze del Mezzogiorno è ampia. Per individuare i comuni in cui vige il regime agevolato bisogna far riferimento ai dai di “Rilevazione comunale annuale del movimento e calcolo della popolazione”pubblicata sul sito dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e riferito al 1° gennaio dell’anno antecedente al primo anno di validità dell’opzione.
Flat tax anche per i pensionati che arrivano al Sud: 5 requisiti da indicare nella dichiarazione dei redditi
Con il provvedimento numero 167878/2019, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito le regole da seguire per applicare la flat tax dedicata ai pensionati del Sud.
Per beneficiare del regime agevolato, gli interessati devono indicare l’opzione nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui viene trasferita la residenza in Italia.
I contribuenti che intendono applicare l’aliquota del 7% devono specificare nella dichiarazione dei redditi di avere i seguenti 5 requisiti richiesti:
- lo status di non residente in Italia per un tempo almeno pari a cinque periodi di imposta precedenti l’inizio di validità dell’opzione;
- la giurisdizione o le giurisdizioni in cui ha avuto l’ultima residenza fiscale prima dell’esercizio di validità dell’opzione tra quelle in cui sono in vigore accordi di cooperazione amministrativa nel settore fiscale;
- gli Stati o territori esteri per i quali intende esercitare la facoltà di non avvalersi dell’applicazione dell’imposta sostitutiva;
- lo Stato di residenza del soggetto estero erogante i redditi;
- l’ammontare dei redditi di fonte estera da assoggettare all’imposta sostitutiva.
La tassazione agevolata si può applicare ai redditi prodotti all’estero, considerati “sulla base di criteri reciproci a quelli previsti dall’articolo 23 per individuare quelli prodotti nel territorio dello Stato”, come si legge nell’articolo 165 del TUIR.
Flat tax anche per i pensionati che arrivano al Sud: come versare le imposte
I pensionati che accedono alla cosiddetta flat tax per il trasferimento al Suddall’estero devono versare l’imposta in un’unica soluzione, entro la data prevista per tutti gli altri contribuenti.
Per i 5 anni in cui è valida l’applicazione del regime agevolato, e per ciascun periodo, è necessario calcolare l’imposta dovuta in via forfettaria con l’aliquota del 7% sui redditi prodotti all’estero.
Come si legge nel testo del provvedimento, i dettagli di cui tener conto per il versamento sono quelli indicati dagli articoli 17 e seguenti del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
L’Agenzia delle Entrate, però, non ha ancora istituito il codice tributo e indicato le istruzioni per la compilazione del modello F24, utile per versare l’imposta.
Flat tax anche per i pensionati che arrivano al Sud: come versare le imposte
Il paradiso (fiscale) ha, però, una data di scadenza: come si legge anche nel testo dell’articolo 24 ter del TUIR, la flat tax per i pensionati al Sud dura 5 anni. Ma il contribuente può anche revocare l’opzione o non trovarsi più nelle condizioni per accedere all’agevolazione prima del termine.
Nel primo caso deve comunicare la revoca nella dichiarazione dei redditirelativa all’ultimo periodo di imposta di validità dell’opzione.
La decadenza dal regime, invece, si verifica nei seguenti casi:
- qualora vengano meno i requisiti richiesti dalla norma;
- per omesso o parziale versamento dell’imposta sostitutiva entro la data prevista per il pagamento del saldo delle imposte sui redditi;
- in caso di trasferimento della residenza fiscale in un Comune italiano diverso da quelli indicati, è ammesso invece il trasferimento, dal secondo periodo d’imposta, in un altro Comune italiano con le caratteristiche che garantiscono l’agevolazione;
- se il contribuente decide di trasferire la residenza fiscale all’estero.
Revoca e decadenza, allo stesso modo, precludono ai pensionati che si trasferiscono al Sud dall’estero un secondo accesso ai benefici dei piccoli paradisi fiscali del mezzogiorno italiano.(fonte:informazionefiscale.it)